17 luoghi idilliaci degli anni Sessanta che ora sono abbandonati.

Sotto una pila di scartoffie, il fotografo Pablo Iglesias Maurer ha ritrovato un vecchio pacco di fiammiferi sui cui era raffigurato un vecchio complesso turistico risalente agli anni Sessanta. L'uomo a quel punto era stato preso dalla curiosità, voleva sapere che cosa ne era stato...

Qualche tempo dopo, ha trovato in vendita online alcune cartoline che risalivano all'epoca e che raffiguravano posti noti di villeggiatura (Poconos e Catskill, negli Stati Uniti) e ha deciso di acquistarlo. Si è quindi messo sulle tracce di questi posti, per capire come il tempo li avesse cambiati.

Ha intitolato questa serie di foto "Abandoned States" ("Stati Abbandonati"). Oggi abbiamo raccolto per voi quelli che ci sono sembrati gli scatti più affascinanti.

1. La piscina coperta del complesso alberghiero di Grossinger, che ha aperto i battenti nel 1958.

2. Un'altra visuale della stessa piscina. 

3. L'Homowack Lodge, ormai abbandonato, a sud delle montagne Catskill.

4. Sul retro della cartolina da Poconos si legge che questo cinema ha rappresentato lo "spettacolo più moderno al mondo per i complessi alberghieri".

5. Dopo che un incendio aveva distrutto l'edificio principale di questo resort, una nuova struttura ha visto la luce negli anni Settanta.

6. Lo stesso edificio, da un'altra angolatura.

7. E ancora un altro punto di vista.

8. Uno degli edifici residenziali di Poconos ormai abbandonato.

9. Qui è raffigurato il bellissimo lago Eagle, ai piedi del Village Green.

10. Il salone per le feste di una stazione turistica abbandonata di Poconos.

11. Uno degli interni di Grossinger.

12. L'ala "Jenny G" era stata inaugurata nel 1964 ed è stata una delle ultime strutture costruite a Grossinger.

13. Prendere il sole e fare il bagno a Poconos.

14. Le scale conducono a un teatro abbandonato, sempre nella zona di Poconos. 

15. Una sala da pranzo, sempre a Poconos.

16. La piscina olimpionica esterna di Grossinger, costruita nel 1949.

17. L'estate di Poconos.

Se queste foto vi sono piaciute e l'idea vi ha affascinato, potete leggere maggiori dettagli del progetto (in inglese) a questo link.

Fonte:

dcist, Twitter

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