Una pratica da brividi: le foto sembrano normali ma ritraggono defunti.

A prima vista questa sembra semplicemente una vecchia foto che ritrae un mamma con il suo figlioletto tra le braccia. Ma la storia dietro questa foto nasconde una tragedia: il piccolo è morto.

Facebook/ Post Mortem

Nel XIX secolo era una pratica molto diffusa ritrarre in foto i familiari defunti. Queste immagini diventavano un ricordo per chi rimaneva in vita. Ai tempi, si moriva ancora spesso in casa - la gente nutriva infatti ancora grossi dubbi su cliniche e ospedali. Ai familiari sopravvissuti spettava quindi il compito di vestire i morti e fotografarli.

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A volte i corpi venivano sostenuti con dei supporti meccanici, in modo da poter essere disposti in pose che avrebbero avuto da vivi.

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A volte si mettevano in scena espressioni e scene piuttosto complesse.

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La cosa più comune era fotografare i piccoli defunti, perché ai genitori rimanesse un ricordo indelebile dei piccoli passati a miglior vita.

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Le foto dei defunti adagiati sulle sedie restituiscono senza dubbio le pose più naturali.

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La soluzione più semplice, come si può immaginare, era quella di adagiare i defunti su divani o letti, rappresentandoli come se stessero dormendo.

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A volte nella foto erano ritratti anche familiari ancora in vita, come si vede in questa foto in cui la ragazzina è adagiata dolcemente sulla sorellina morta.

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E questa bambina ritratta nella foto sarà a conoscenza del fatto che il suo fratellino o la sua sorellina non sta semplicemente dormendo?

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Era decisamente meno comune fotografare i corpi nelle bare, come si vede in questa immagine, ultimo ricordo dei due gemelli circondati dall'affetto della famiglia.

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Era invece più comune ritrarre la persona per intero vestita di tutto punto e con i capelli acconciati.

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Dopo questa carrellata di foto ci si chiede se sia più semplice affrontare la morte e la separazione dai propri cari mentre si è all'interno della propria casa. A quei tempi non si aveva alcuna evidente paura di toccare i corpi senza vita dei cari estinti, quasi che questo permettesse un passaggio più graduale nel congedarsi da loro. Ai giorni d'oggi queste foto mettono i brividi, anche se ci sono ancora genitori che fotografano i piccoli defunti per conservarne il ricordo.

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