Crisi di mezza età: per apparire più bella ricorre a chirurgia che la sfigura.
Quando era giovane Carol Bryan, della Florida, era considerata una donna molto attraente. A vent'anni era molto sicura di sé e soddisfatta del suo aspetto fisico. Ma, dopo aver compiuto 30 anni, le sono venuti i primi dubbi sul suo fisico.
All'inizio voleva solo servirsi del botulino per eliminare alcune rughe intorno agli occhi. Carol era rimasta colpita dai risultati - l'effetto non era invasivo ma le aveva migliorato il contorno occhi. Ed è così che la donna si è affacciata alla chirurgia estetica.
Con il passare del tempo, Carol aveva notato altri cambiamenti che le davano pensiero: le guance cominciavano a cadere e la fronte mostrava le prime rughe. Dal momento che aveva avuto una buona esperienza, Carol aveva deciso di intervenire chirurgicamente ancora una volta per eliminare i segni dell'età. A Carol sembrava una soluzione logica, ma non sapeva quanto si sbagliava.
All'età di 47 anni, Carol si era sottoposta a un trattamento: le sarebbe stata iniettata una sostanza riempitiva nelle zone problematiche. Una procedura delicata, che richiede molta professionalità ed esperienza, che il medico scelto dalla donna, si è scoperto in seguito, non aveva. Durante l'intervento il medico aveva mischiato due diverse sostanze (una delle quali era il silicone) in un'unica siringa e le aveva inserite nelle zone sbagliate. Nel corso dei tre mesi successivi, il viso di Carol si era gonfiato in maniera pericolosa. A un certo punto, il gonfiore era così esteso che la donna si era vista costretta ad usare del nastro adesivo per tenere aperte le palpebre.
Carol ha cercato aiuto medico ed è così iniziata una serie di trattamenti correttivi. Purtroppo però dopo ben quattro anni, le cose non sono migliorate, ma sono solo andate peggiorando. La donna si vergognava del suo aspetto e praticamente non usciva più di casa. Si sentiva un mostro, tanto da non volere intorno neanche famiglia e amici.
Nel 2013, Sofia, la figlia di Carol, ha deciso di intervenire. Ha fatto delle foto alla madre e le ha mandate - insieme a una lettera in cui spiegava la storia - in giro per gli ospedali del Paese. Ma Sofia riceveva solo lettere di rigetto, una dopo l'altra. Fino a quando un giorno ha ricevuto una chiamata dal dottor Reza Jarrahy, co-direttore del reparto cranio-facciale dell'Università della California (UCLA). L'uomo aveva buone notizie: poteva aiutare Carol!
Grazie al dottor Jarrahy, Carol ha riavuto la sua vita. "Adesso l'unica cosa che voglio è che non succeda a nessun altro. E farò del mio meglio", ha dichiarato la donna. Gli interventi di chirurgia estetica non vanno presi alla leggera, possono essere molto pericolosi, soprattutto se non si sceglie la professionalità. Quindi sempre andare da persone fidate e chiedere ogni volta degli effetti collaterali possibili e dei rischi!
La storia di Carol è stata ricostruita in questo video (in lingua inglese):