Abbandona figlia disabile in Russia: 20 anni dopo è una campionessa negli USA.

I Giochi Paralimpici estivi di Londra 2012 hanno portato alla ribalta un'atleta statunitense: la nuotatrice Jessica Long che si è aggiudicata in quell'occasione cinque medaglie d'oro e due d'argento.  

Facebook/Jessica Long

 

Jessica non è nata in America, ma in un piccolo paesino russo vicino a Bratsk, nel mezzo della Siberia. I suoi genitori l'avevano chiamata Tatiana, ma una volta nata non l'avevano portata a casa con loro.

Youtube/Первый канал

La piccola aveva l'assenza congenita di fibula, e su entrambe le gambe. I medici avevano detto che la bimba aveva poche possibilità di poter camminare o correre. I genitori avevano quindi deciso di fare adottare Tatiana, la situazione era troppo pesante per loro, non se la sentivano di crescere una figlia disabile.  

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La piccola aveva trascorso i primi anni di vita in un orfanotrofio molto povero della Siberia: le risorse erano così scarse che non c'erano neanche pannolini per i bambini: venivano utilizzati vecchi stracci. Quando i coniugi americani Beth e Steven Long erano venuti a sapere delle condizioni in cui viveva Tatiana insieme agli altri ospiti della struttura, avevano deciso di volare fino in Russia e di adottare la bambina.

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Una volta sul posto, Beth e Steven avevano saputo che la bambina non aveva nessuno e avevano deciso di portarla prima possibile via con loro. E la piccola aveva appena 13 mesi quando era volata negli Stati Uniti. A 18 mesi le erano già state amputate entrambe le gambe e aveva imparato a camminare servendosi delle protesi. Intanto i genitori adottivi le avevano cambiato il nome in Jessica. 

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19 anni più tardi, quando tutto il mondo parla di questa "sirena", Jessica chiede a Beth e Steven di poter conoscere cosa sia successo alla sua madre biologica. La ragazza sa di essere stata adottata e vorrebbe avere informazioni sulla famiglia di origine. Si mette così in contatto con le autorità russe e scopre che i genitori vivono ancora non lontano da Bratsk.

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Jessica aveva voglia di incontrarli. Era soddisfatta della sua vita e felice con la sua famiglia adottiva, ma aveva il desiderio di conoscere le sue radici. 

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La madre della ragazza, Natalya, era quasi svenuta quando aveva saputo dai giornali che la figlia era diventata una famosa nuotatrice. Anche lei aveva deciso di rimettersi sulle tracce della sua bambina, e le aveva scritto per concordare un incontro.  

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Nel dicembre del 2013, Jessica aveva finalmente fatto ritorno nella sua città natale e aveva incontrato la madre, che era scoppiata in lacrime e le aveva detto in russo (lingua che la ragazza non parla): "Piccola mia, mi dispiace tanto". La nuotatrice era stata molto contenta dell'incontro, tanto che la sera stessa aveva scritto su Facebook: "Le voglio bene", parole che la donna non si sarebbe certo aspettata. 

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Il video di seguito (in russo) ricostruisce l'intera storia:

La storia di Jessica è molto commovente. La ragazza ha attraversato mezzo mondo per incontrare la donna che l'aveva abbandonata ancora in fasce, e verso la quale non prova risentimento. Jessica è grata della sua vita e ha trovato delle belle parole anche per la madre biologica.

Fonte:

kp.ru

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