Nato con gravi disabilità motorie, realizza quadri con la sedia a rotelle.

Mattia Luparia è un ragazzo affetto da una gravissima disabilità motoria. Quando aveva sei mesi, i medici, intenti a parlare con i genitori, dissero ad entrambi di sedersi… I risultati della tac erano piuttosto sconvolgenti e le previsioni di vita per il bambino, drastiche. Fulvio, il padre, seppe sin dal primo momento che non avrebbe mai potuto giocare a pallone con suo figlio, né tramandargli la passione per lo sport. Lui, così come sua moglie, sono entrambi insegnanti di educazione fisica, abituati alla cura e alla bellezza del corpo. Tuttavia, Mattia cresce e, da subito, rivela una straordinaria vitalità e voglia di vivere. Oltre che un sorriso capace di regalare gioia a chiunque...

Parlando di lui, il padre Fulvio dice: "Mio figlio è come un calabrone. O meglio, come uno di quelli che a Torino chiamiamo 'bombi'... non sono cattivi, hanno piccole ali ma, a quanto pare, non potrebbero volare. Ecco, Mattia è così. Non potrebbe fare niente, ma se ne frega, e vola..."

Mattia non può fare nessun movimento. Parla attraverso i suoi occhi e il suo sorriso, ma nulla di più. Tuttavia il padre, che possiede un grande laboratorio, un giorno ha un'idea... per gioco, e per cercare di essere più complice con il figlio, trascorrendo con lui più tempo, decide di applicare sulla sua sedia a rotelle alcuni pennelli e rulli. Mattia, infatti, ha un animo sensibile ed è particolarmente attratto dalla pittura...

Nessuno però, Fulvio compreso, si sarebbe mai aspettato che questo ragazzo, cui tutti avevano dato poche chance, fosse in grado di realizzare con la sedia a rotelle e la sua fantasia, dei quadri così belli! Giudicate voi stessi: 

 

 

 

Non sono bellissimi? Una vita a colori quella di Mattia che, come dice il padre, si è conquistato tutto, ma proprio tutto. Una persona che tira fuori il meglio dagli altri regalando grandi emozioni. Un “bombo” capace di spiccare il volo anche se la vita non lo ha dotato di ali. 

Il sorriso di questo incredibile ragazzo è contagioso e la storia di questo padre e questo figlio, uniti contro la malattia, ci infonde molto coraggio. I lavori di Mattia, poi, sono davvero straordinari… degni di un grande artista. Si può anche sostenere la Pagina Facebook del laboratorio servendosi di questo link. Facciamo un grande in bocca al lupo a questa famiglia e a tutti coloro che, senza avere la fortuna di una vita “normale”, riescono a trovare energie ed entusiasmo per lottare e andare avanti. Mettendo le ali…

 

 

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