Gara di solidarietà: maxi operazione per salvare bimba sfigurata da tumore.

Melyssa Delgado Braga, 3 anni, di San Paolo (Brasile), è nata con una malattia che ha reso i suoi primi anni di vita molto difficili. Per fortuna, Melyssa ha dei genitori molto amorevoli e decisi a farle avere un'esistenza normale.

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Poco prima della sua nascita, a Melyssa era stato diagnosticato un tumore benigno, tuttavia molto esteso, e che avrebbe potuto causare ulteriori problemi di salute. Il tumore era cresciuto fino a quando, all'età di tre anni, Melyssa non poteva più parlare o mangiare.

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Questa malformazione toglieva sangue al resto del corpo, Melyssa era quindi sempre stanca tanto da riuscire a muoversi a stento. Il suo sistema immunitario diventava ogni giorno più debole.

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I suoi genitori, Carol (21 anni) e Manasses (25), erano disperati. Nel loro Paese non c'era alcun medico che volesse prendere in cura la figlia. Ma la coppia non poteva continuare a vedere soffrire la figlia, sentivano il peso di non poterle garantire una vita decente.

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I due hanno così deciso di prendere la decisione di petto e si sono messi a utilizzare i social media per cercare aiuto. Hanno creato una pagina Facebook che hanno chiamato "Ajudem a Melyssa" (Aiuto per Melissa) e hanno reso pubblica la loro storia. Lo scopo era quello di ottenere supporto per poter andare negli Stati Uniti dove la figlia poteva essere curata.

E la loro perseveranza ha pagato: cercando delle notizie sulla sua terra natia, il medico Celso Palmieri che lavora nel reparto di chirurgia maxillo-facciale di New Orelans, ha trovato la pagina Facebook con la storia di questa famiglia. Ha così contattato il collega Ghali per sapere se fosse disponibile ad offrire il suo aiuto.

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Il dottor Ghali si era detto d'accordo, il dottor Palmieri aveva quindi iniziato le procedure per portare la famiglia in America. Sapevano che era importante per la bambina essere circondata dall'affetto dei suoi cari, per poter sopportare il trattamento che le avrebbe cambiato la vita.

Per coprire i costi i medici si erano rivolti al Willis-Knighton Health System; l'organizzazione si era detta favorevole non solo a coprire i costi di viaggio e alloggio, ma anche quelli relativi alla parte medica. 

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I genitori di Melyssa non poteva credere alla loro fortuna: "Eravamo disperati. Volevamo salvare la vita di nostra figlia. I chirurghi in Brasile ci avevano detto che la bambina sarebbe morta, dal momento che le cure previste erano troppo forti per il suo sistema immunitario ormai così indebolito".

Poi si erano messi in viaggio per gli Stati Uniti, con il cuore pieno di speranza.

Ma quando i medici avevano visitato Melyssa per la prima volta, erano rimasti senza parole: il tumore era cresciuto, più velocemente di come ci si aspettava, e si era esteso alla mascella. Sembrava una sorta di parassita che cresceva nel corpo della piccola. A questo punto sapevano che l'operazione era decisamente più difficile e che il successo non era garantito.

Il grande giorno è arrivato, e Melyssa era stata preparata per l'intervento. La famiglia aveva atteso per parecchie ore, otto per la precisione. L'operazione era andata bene! I medici avevano rimosso un tumore di quasi 3 chili. La vita di Melyssa stava per cambiare per sempre.

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Quando la piccola si è svegliata non riusciva a credere che fosse lei allo specchio: nonostante avesse un'ampia ferita che le attraversava il mento da orecchio a orecchio, il suo aspetto era "normale". Era decisamente il giorno più bello della sua vita. 

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Qualche settimana dopo, sorrideva e mangiava per la prima volta. La sua nuova vita era iniziata! 

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Melyssa sta recuperando in fretta, anche se la strada verso la guarigione completa è ancora lunga. Nei prossimi dieci anni dovrà sottoporsi ad altri interventi, per essere sicuri che il tumore non torni. Si tratta di cure molto costose per le quali la famiglia riceve aiuti da organizzazioni non-profit.

Melyssa è proprio una bimba coraggiosa che grazie all'amore della sua famiglia e alla generosità di questi medici ha superato una condizione proprio terribile. In questo caso, è innegabile l'effetto positivo dei social media. I nostri migliori auguri a questa ragazzina, che ha ancora tanta strada da fare. Ma ha superato senza dubbio lo scoglio più grande!

Fonte:

Express, WBNews

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