Picchiato quasi a morte dal padre: il riscatto avviene con un vecchio pianoforte.

Ci capita, ogni tanto, di leggere la storia di qualcuno che ha inseguito le proprie passioni oltre ogni limite, con dedizione e, a volte, anche con tanto sacrificio e dolore. A volte, si arriva anche a un grande successo e queste persone finiscono per diventare dei grandi esempi, come nel caso di Norman Malone di Chicago (Stati Uniti). 

Questo 78enne, ha fatto la sua prima conoscenza con il piano quando aveva cinque anni e, nell'arco di cinque anni, ha capito di voler diventare un musicista professionista. Ma, una terribile notte, il padre, un uomo molto violento, ha posto fine ai suoi sogni.

Youtube/CBS Sunday Morning

Il signor Malone picchiava regolarmente la moglie e i figli. La madre di Norman lo pregava di rimanere sveglio e di aiutarla a proteggere i suoi fratelli più piccoli. Ma, quella notte, Norman, che all'epoca aveva 10 anni, si era addormentato.

Non aveva sentito il padre rientrare, si era svegliato quando orami era già in ospedale, con i suoi fratelli, parzialmente paralizzato. L'uomo li aveva attaccati con un martello e adesso il lato destro di Norman, mano compresa, erano inservibili.

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Nonostante i mesi trascorsi in ospedale e gli anni di fisioterapia, la sua mano non è mai tornata a funzionare. Il ragazzo però non poteva immaginare la sua vita senza il pianoforte, per cui non ha mai smesso di suonare, continuava a esercitarsi con la sola mano sinistra, anche se si sentiva goffo e per niente adeguato al tipo di musica che voleva eseguire.

Ha poi scoperto che alcuni compositori avevano scritto dei pezzi solo per una mano, in questo modo aveva ritrovato motivazione. Ha così ripreso a suonare, in completa solitudine.

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Da adulto, Norman ha trovato lavoro come direttore di coro. Per ben tre decenni è stato impegnato in questa attività non rivelando mai a nessuno, a parte i suoi familiari, l'amore per il pianoforte. Un giorno però, un vicino che aveva sentito l'uomo esercitarsi per così tanto tempo ne ha avuto abbastanza: ha chiamato un giornale locale e ha organizzato un concerto. 

Norman aveva ormai 78 anni quando ha calcato il palcoscenico per la prima volta. La sala era gremita. Ha poi iniziato a suonare, lasciando il pubblico esterrefatto. A fine concerto si sono tutti alzati per battergli le mani.

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Settanta anni dopo essersi innamorato del pianoforte era finalmente riuscito a esibirsi. E come ha giustamente detto il figlio: "Se ami qualcosa, troverai la tua via. Anche se sei a corto di fiato, troverai comunque un modo".

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Di seguito (in lingua inglese) è stata riassunta questa storia di amore e dedizione:

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