Ristorante scrive un biglietto per il senzatetto che rovista nei loro rifiuti.

Il "Little Caesar" è una catena americana di ristoranti specializzati in pizza e Rachel Nistler, che vive nella città di Fargo, Stati Uniti, è una loro cliente abituale.

Una delle ultime volte che la donna si è recata nel locale ha notato un messaggio appeso a una delle finestre, indirizzato alla "persona che rovista nei rifiuti, per il prossimo pasto". Incuriosita, si è fermata a leggere. Quando ha finito è rimasta così colpita dalla storia che ha deciso di condividerla online:

"Per la persona che cerca i suoi pasti nei nostri secchi della spazzatura,

Sei un essere umano e meriti molto di più degli scarti. Per favore, entra negli orari di apertura per prendere un paio di pezzi di pizza calda e da bere. Non ti faremo domande e non ti chiederemo soldi".

Aperto dal 2015, per chi lavora nel ristorante non è certo una novità imbattersi nei senza fissa dimora, tanto che più del 15% dei clienti lasciano delle mance in un contenitore apposito che si trova vicino al registratore di cassa, per poter finanziare la pizza che viene mandata nei centri di accoglienza. Come si legge: "Aiutateci a sfamare gli oltre 800 senzatetto della zona". 

Inoltre, tutte le pizze da $5 (corrispondenti a circa 4,20€) che rimangono invendute vengono surgelate aspettando che i centri di accoglienza passino a ritirarle.

E non sono solo i proprietari, gli Stevens, ad aver voluto fortemente mandare avanti questa iniziativa, anche gli impiegati la pensano allo stesso modo.

"Non c'e motivo di vergognarsi se non si può acquistare un pasto caldo e non ci si vuole mettere in un angolo della strada a chiedere l'elemosina", spiega Michelle Lussier, una delle impiegate, “sono tutti benvenuti da noi, possono entrare e prendere un paio di pezzi di pizza calda".

Secondo quanto dichiarato da Mike Stevens, il biglietto è stato affisso da qualche mese ormai e non ha uno scopo pubblicitario, intende solo restituire dignità a chi si trova in una situazione di estrema difficoltà.

L'intera storia è stata raccontata anche nel video pubblicato di seguito (in lingua inglese): 

E speriamo che grazie anche al post di Rachel su Twitter altri clienti del ristorante supportino questa nobile iniziativa.

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